Le modalità di analisi dalla barra di ricerca

La barra di ricerca che trovi in alto in ogni pagina di SEOZoom è il modo più rapido per avviare un’analisi su qualsiasi elemento.

Non è solo un campo di ricerca, ma un punto di partenza per le tue indagini. La sua forza risiede nella sua versatilità, governata dal menu a tendina<b>”Tipo di ricerca”</b> che trovi alla sua sinistra.

Selezionando la modalità corretta prima di lanciare l’analisi, puoi dire a SEOZoom esattamente cosa stai cercando e che tipo di dati vuoi ottenere. Le opzioni disponibili ti permettono di focalizzare l’analisi su:

  • Root Domain
  • Dominio
  • URL
  • Keyword
  • Domanda

Ogni scelta aprirà una dashboard specifica, ricca di dati e strumenti pensati per quel preciso tipo di analisi. Vediamo ora nel dettaglio cosa succede per ogni tipo di ricerca.

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Analisi Root Domain

Se scegli l’analisi per root domain, SEOZoom analizza il dominio principale e tutti i suoi sottodomini collegati (ad esempio, se lanci la funzione su seozoom.it leggerai anche i dati di academy.seozoom.it, guide.seozoom.it eccetera) e genera una scheda complessiva con dati come Zoom Authority, Trust, Stability, insieme a traffico stimato e numero di keyword posizionate.

Nel dettaglio, la dashboard di analisi ti mostra:

  • Una panoramica aggregata: in alto, un box riassume i dati totali dell’intera proprietà web, sommando le performance di tutti i sottodomini. Qui trovi il numero di domini totali rilevati, le keyword totali per cui si posizionano, il traffico totale stimato e la ZA Massima riscontrata tra tutti i domini analizzati.
  • La tabella dei Sottodomini: questo è l’elemento centrale dell’analisi. È un elenco di tutti i sottodomini che appartengono al dominio principale. Per ciascuno, puoi visualizzare le metriche individuali: il suo traffico, il numero di keyword, la percentuale di traffico che genera rispetto al totale e i suoi valori di ZA, Trust e Stability. Cliccando sull’hamburger menù alla fine di ogni riga, puoi lanciare un’analisi di dominio specifica per quel singolo sottodominio.
  • La Distribuzione del Traffico: sulla destra, un grafico a torta ti mostra in modo visivo e immediato come il traffico totale è distribuito tra il dominio principale e i vari sottodomini. Ti permette di capire a colpo d’occhio quali sono gli asset più importanti dell’ecosistema in termini di visite organiche.

Questa analisi è particolarmente utile quando studi grandi siti editoriali, portali di grandi dimensioni, brand complessi o ecommerce strutturati con più sottosezioni (blog, shop, help center, ad esempio), nei quali ogni sottodominio può avere un peso diverso in termini di traffico e keyword. Qui puoi capire rapidamente come sono costruiti questi progetti e quali parti del loro business generano più valore dal punto di vista organico.

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Analisi Dominio

Quando scrivi un sito web per esteso nella barra di ricerca di SEOZoom e scegli la modalità “Dominio”, accedi a una dashboard di analisi che ti restituisce in pochi secondi una fotografia completa delle sue performance organiche. A differenza dei Progetti, qui non serve collegare account esterni né impostare monitoraggi: si tratta di una scansione esterna effettuata da SEOZoom, che sfrutta il suo database per calcolare valori e metriche aggiornate.

È la porta d’ingresso per ogni analisi, ideale per valutare rapidamente un dominio concorrente, controllare lo stato di salute di un sito o per avere una panoramica immediata senza avviare un progetto dedicato.

Potrai visualizzare:

  • Metriche principali come il Traffico Stimato, il numero di Keyword Posizionate e la Zoom Authority.
  • Grafici storici, per analizzare l’andamento del traffico e la distribuzione delle keyword nel tempo.
  • Tabelle di sintesi con le keyword migliori, quelle in salita e quelle in discesa.
  • Analisi dei competitor, un’istantanea dei principali concorrenti organici del sito.
  • Il box Brand, una sintesi dell’identità online del marchio.
  • L’Assistente AI, con possibilità di lanciare report strategici tramite l’Assistente AI.

Oltre a questa panoramica iniziale, la vera forza dell’Analisi Dominio risiede nelle sue sezioni di approfondimento, accessibili tramite le tab in alto: GEO, Settori, Keyword, Pagine, Competitor, ADS e Backlink

La dashboard di Analisi sito web

La schermata che ti si apre di fronte ti racconta tutto ciò che ti serve sapere sul sito a cui sei interessato.

Prima di scendere nel dettaglio analitico, però, guarda a destra: noterai l’icona di Max, la mascotte di SEOZoom, vestito da “mago”. Se clicchi, attivi un potente assistente basato su intelligenza artificiale, progettato per trasformare i dati grezzi in veri e propri report strategici. L’assistente ti propone una serie di analisi pronte all’uso:

  • Analisi SEO del Dominio (Executive Summary): crea un’analisi SEO completa per clienti e management, confrontando i dati attuali con l’anno precedente per definire lo stato di salute del sito.
  • Analisi della Concorrenza e Posizionamento di Mercato: analizza la concorrenza SEO, confrontando il tuo dominio con i principali rivali per definire i tuoi punti di forza e debolezza.
  • Analisi delle Nicchie Tematiche e Focus del Business: analizza la struttura tematica di un dominio per identificare le nicchie più autorevoli e le opportunità di crescita.
  • Analisi delle Pagine Migliori e Asset di Contenuti: individua gli URL con la massima autorevolezza e il maggior potenziale, svelando i contenuti e i formati vincenti.
  • Keyword Opportunity Analysis (Potenziale Inespresso): identifica le tue keyword “low-hanging fruit” posizionate in seconda pagina, che rappresentano il potenziale di crescita più immediato.
  • Analisi Dinamica delle Performance (Keyword “Winners & Losers”): agisce come un sismografo SEO, identificando le keyword in crescita (“Winners”) e quelle in calo (“Losers”).

Cliccando su “Avvia” per una di queste opzioni, l’AI genera in pochi istanti un documento completo e discorsivo. Ad esempio, scegliendo “Analisi SEO del Dominio”, otterrai un report che inizia con una panoramica dettagliata dello stato di salute SEO del dominio, analizzando le sue performance attuali e confrontandole con quelle di un anno fa per delineare una chiara visione strategica. Il report prosegue poi analizzando l’andamento storico, la distribuzione delle keyword in SERP e molto altro, fornendoti non solo dati, ma anche interpretazioni e raccomandazioni.

Box di sintesi

Ora passiamo ai dati.

La prima fascia di informazioni raccoglie i principali dati identificativi del sito che hai analizzato: è una sezione di immediata lettura, pensata per offrirti in pochi secondi una panoramica generale del posizionamento, del traffico e della presenza internazionale del dominio.

In evidenza trovi l’indirizzo del sito web e il collegamento a funzioni operative come il Quick Audit, per un’analisi veloce del dominio, oppure Condividi metriche, che genera un link di consultazione condivisibile con collaboratori o clienti.

Poi scopri la classificazione nel ranking nazionale e settoriale, con l’indicazione della posizione del dominio nel panorama dei siti italiani e nel settore di appartenenza attribuito come principale, in base alla Zoom Authority e alle performance organiche complessive. Ad esempio, “4.623 in Italia – n. 931 nel settore Internet” significa che il sito è tra i primi 5.000 domini italiani per valore complessivo di visibilità e autorità, e si colloca al 931° posto nella categoria tematica assegnata.

Anche in questo caso, il settore è determinato automaticamente da Google in base alla classificazione tematica delle keyword per cui il dominio è posizionato.

Più a destra la barra mostra il posizionamento del sito nelle altre versioni di Google monitorate da SEOZoom, con una serie di indicatori di presenza internazionale. Per ogni Paese (identificato con la bandierina) vengono riportati Traffico stimato, espresso come volume mensile; Numero di keyword posizionate, Zoom Authority locale in quella lingua e mercato, Numero di keyword in Top 10.

Subito sotto ci sono i dati principali che sintetizzano lo stato del dominio:

  • Zoom Authority (ZA): l’indicatore proprietario di SEOZoom che valuta l’autorevolezza complessiva del sito, con menzione anche del valore di Zoom Trust.
  • Traffico organico stimato: la stima del traffico mensile che il dominio ottiene da Google, con sotto il totale delle keyword posizionate e, di lato, il “delta” con la variazione rispetto alla scansione precedente (in verde se il dominio sta crescendo, in rosso se ha subito cali di visibilità).
  • Traffico AI Overview: stima delle visite potenziali che derivano dalle citazioni del sito all’interno delle risposte generative di Google, anche qui con totale delle keyword che attivano la funzione e indicazione del delta di variazione.
  • Backlink: il totale dei link in ingresso e dei domini di riferimento.

A seguire trovi alcuni box tematici e operativi, che ricalcano la logica della dashboard Progetti.

  • Brand. Posizionato nella parte alta, questo riquadro ti offre una sintesi dell’identità online del marchio analizzato. Non si limita ai dati SEO, ma ti fornisce una breve descrizione dell’attività e i link diretti ai suoi principali profili social (Facebook, Instagram, LinkedIn, YouTube, etc.). È un modo rapido per contestualizzare il sito che stai analizzando e valutarne la presenza multicanale.
  • SEO: numero di keyword totali e suddivisione tra quante sono in Top 10, quante si trovano nelle posizioni 1-3, 4-6 e 7-10. Cliccando vieni rimandato immediatamente a Keyword Studio per approfondire la tua analisi.
  • AI Overview: fotografia sintetica di quante keyword vedono il dominio citato, quante menzioni ha ricevuto, in quante è menzionato per primo e la visibilità stimata nelle risposte AI. Il clic sul box ti riporta all’approfondimento nella tab AI Overview di Keyword Studio.
  • Backlink: elenco di numero totale, domini di riferimento, link DoFollow e NoFollow, qualità stimata dei backlink del sito analizzato. Il clic sul box ti porta immediatamente alla sezione Backlink.
Grafici di andamento

L’area centrale della panoramica di analisi sito ti mostra l’evoluzione del dominio nel tempo:

  • Andamento del traffico organico: il grafico a linea che evidenzia la crescita o i cali del traffico stimato. Se attivi la spunta su “Tendenza Stagionale” vedrai anche la variazione causata dalla stagionalità delle kewyord.
  • Distribuzione storica delle keyword: quante keyword erano posizionate mese per mese, suddivise per fascia di ranking.
Focus analitico

Poco più sotto ritrovi una seconda fascia di box, che spingono l’analisi più a fondo. Qui leggi il dato puntuale di traffico dominio e keyword posizionate, con un grafico molto dettagliato, insieme al riepilogo delle metriche proprietarie (Authority, Trust, Stability e Opportunity) e alla lista dei settori in cui il sito ha maggiore visibilità (con riepilogo rapido della posizione nella classifica nazionale e della TZA per lo specifico settore).

Segue un blocco con Andamento annuale, per confrontare i valori stimati attuali con quelli precedenti (3, 6, 9 e 12 mesi prima); Distribuzione keyword per pagina per capire, grazie al grafico a colonne, quante query presidiano la prima pagina di Google e quante restano oltre la terza; SERP feature nel settore, che riporta su grafico le tipologie principali di intento (Informazionale, Commerciale, Transazionale, Navigazionale) e di risultati arricchiti Google (People Also Ask, AI Overview Video, Immagini, Local Pack, FAQ eccetera) più ricorrenti per le keyword del dominio analizzato.

Andamento keyword e visibilità

Nella parte successiva della dashboard, SEOZoom elabora una prima analisi sulle keyword del sito, con quattro tabelle distinte che mettono in evidenza alcune tendenze e pattern:

  • Keyword migliori. Elenco delle keyword che generano il maggior valore di traffico e visibilità per il dominio, accompagnate da volume di ricerca, posizione media, tendenza e variazioni di ranking.
  • Keyword in salita. Mostra le parole chiave che hanno registrato i maggiori miglioramenti nel posizionamento nelle ultime settimane. È utile per individuare i contenuti che stanno guadagnando visibilità, per capire quali sono le tendenze in corso nel settore.
  • Keyword in discesa. Qui vengono elencate le query che hanno perso posizioni. Analizzarle più a fondo ti consente di capire se il calo è dovuto a fattori tecnici, contenutistici o di concorrenza diretta.
  • Keyword con potenziale. Raccoglie tutte le keyword che si trovano poco fuori dalla Top 10 ma con alti volumi di ricerca.

Puoi estendere l’analisi di ogni tabella cliccando su “visualizza tutte”, mentre l’hamburger menu alla fine di ogni riga ti permette una serie di azioni aggiuntive.

Il confronto con i competitor

Nella parte finale della dashboard compare il confronto diretto con i domini che competono sulle stesse keyword del sito che stai analizzando. 

Una tabella elenca i competitor principali, con traffico stimato, keyword in comune e variazioni, per fare un raffronto immediato.

Il successivo grafico a bolle visualizza le quote di mercato, evidenziando chi cresce e chi perde terreno.

Questa sezione è particolarmente utile quando analizzi un dominio che non conosci: ti colloca subito nel contesto competitivo di riferimento.

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La tab GEO

La sezione GEO all’interno di Analisi Sito Web ti permette di scoprire come i motori AI come ChatGPT, Perplexity, Claude o Gemini vedono e valutano qualsiasi dominio – il tuo stesso, ma anche concorrenti, potenziali partner, testate, marketplace, brand emergenti – e la sua capacità di ottenere menzioni in AI Overview di Google.

È il modo più rapido per capire chi è davvero un sito, come parla e a chi parla, secondo la lettura combinata delle reti semantiche e dei segnali di autorevolezza diffusi nel web.

È perfetto quando:

  • vuoi profilare un competitor in pochi minuti;
  • devi capire velocemente di cosa parla un sito nuovo (posizionamento tematico, tone of voice, pubblico implicito);
  • cerchi opportunità GEO (keyword in cui i concorrenti ottengono menzioni AI e tu no).

Questa analisi è cruciale nell’era della SEO for AI, in cui non conta solo essere “in SERP”, ma anche essere citati e interpretati correttamente dai sistemi generativi di ricerca.

Se lo usi per analizzare un competitor, puoi capire come si posiziona semanticamente, che tipo di reputazione trasmette, e su quali topic riesce a ottenere riconoscimento da parte delle AI. Se invece lo utilizzi su un sito nuovo o su un brand che vuoi inquadrare, GEO ti restituisce una mappa chiara di mission, tono, valori e audience, utile per valutare affinità o differenziazione rispetto al tuo mercato.

Ogni sezione è pensata per tradurre informazioni complesse in insight operativi:

  • GEO Audit per leggere l’identità,
  • AI Overview per misurare la visibilità AI,
  • AI Overview Gap per scoprire le opportunità ancora aperte.
GEO Audit, l’identikit AI

La prima funzione, GEO Audit, costruisce una mappa semantica completa del dominio analizzato, che mostra come il sito comunica e come viene interpretato.

La scheda analitica ricostruisce l’identità del dominio a partire dai dati reali che l’AI di SEOZoom elabora in modo autonomo, ed evidenzia:

  • Mission e vision percepite, cioè il posizionamento ideale che il sito sembra voler comunicare
  • I valori associati, emersi dal tono, dal lessico e dalle ricorrenze tematiche
  • Il settore di riferimento, identificato attraverso correlazioni semantiche e frequenza dei topic trattati
  • Gli argomenti principali che definiscono l’autorevolezza del dominio
  • La rilevanza geografica, utile per capire dove il sito concentra la sua influenza.

Sotto questa panoramica ci sono due box che mettono in luce i punti di forza e fattori differenziati emersi dalla narrazione intorno al brand che stai analizzando e, soprattutto, l’analisi del sentiment complessivo, che valuta la connotazione linguistica (positiva, neutra o negativa) e segnala le keyword più rappresentative.

La sezione è chiusa dal focus sui topic ricorrenti – con una spiegazione di ciò che emerge dall’analisi AI – e dal modulo dedicato alle buyer personas, che elabora un profilo dei pubblici più affini al dominio, dedotto da stile comunicativo, campi semantici, riferimenti culturali, bisogni impliciti e principali pain point.

AI Overview, analizza la presenza del sito nella nuova SERP di Google

La seconda funzione, AI Overview, analizza i casi in cui il dominio viene citato nei risultati generativi di Google.

Qui puoi esplorare tutte le keyword per cui il sito ottiene menzioni nelle risposte prodotte dal sistema di intelligenza artificiale integrato nella ricerca, con metriche avanzate che ne quantificano l’impatto.

Per ciascuna keyword vengono mostrati:

  • AI Rank: pesa la posizione della menzione al sito all’interno della risposta generata dall’AI di Google. Un valore basso (come 1) indica che il sito viene citato per primo.
  • Menzioni: indica il numero totale di volte in cui il dominio è stato citato come fonte per generare la risposta a quella query.
  • Prima Menzione: specifica quante di quelle menzioni vedono il sito come prima fonte citata, una posizione di massima autorevolezza e visibilità.
  • Traffico Stimato: è una stima del traffico generato specificamente da questa visibilità all’interno del box AI, un dato separato e aggiuntivo rispetto al classico traffico organico.

Questa vista consente di capire in quali aree tematiche il dominio gode di maggiore fiducia algoritmica e quali contenuti contribuiscono alla sua reputazione digitale.

Se stai analizzando un competitor, è il modo più rapido per individuare gli articoli, le sezioni o i topic che lo rendono autorevole agli occhi dell’intelligenza artificiale.

AI Overview Gap, le opportunità mancate

La tab AI Overview Gap ti mostra il quadro inverso: le keyword in cui altri domini vengono riconosciuti dalle AI, ma quello analizzato non compare. SEOZoom incrocia i dati del dominio con i suoi competitor organici e restituisce una lista ordinata di opportunità tematiche non ancora presidiate.

Per ogni keyword potrai vedere:

  • i volumi di ricerca e la difficoltà SEO,
  • l’elenco dei domini menzionati dalle AI,
  • e, nella colonna laterale, eventuali pagine del sito analizzato che trattano argomenti simili, ma non vengono ancora riconosciute.

È uno strumento di enorme valore strategico: serve a individuare i gap semantici, ovvero le aree in cui manca una copertura informativa, un punto di vista esperienziale o un contenuto strutturato in modo chiaro e riconoscibile.

Nelle analisi competitive questa funzione ti permette di comprendere dove e perché un sito è più “visibile” per l’AI e quali elementi editoriali o narrativi fanno la differenza.

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La tab Settori

La sezione Settori è utile se vuoi comprendere a fondo il posizionamento tematico di un sito. Ti permette di scoprire come Google categorizza il dominio che stai analizzando, in quali nicchie di mercato lo considera rilevante e quali sono le parole chiave che contribuiscono a definirne l’autorità in quegli ambiti.

L’interfaccia si presenta divisa in due aree principali. Sulla sinistra trovi un pannello navigabile con l’elenco di tutti i “Settori e categorie” in cui il dominio analizzato ha almeno una keyword posizionata. Queste categorie non sono definite da SEOZoom, ma seguono la classificazione utilizzata da Google stesso, offrendoti quindi una visione fedele di come il motore di ricerca interpreta i contenuti del sito.

Selezionando una categoria da questo elenco, la parte destra della schermata si aggiorna per mostrarti l’analisi di dettaglio. In alto, una dashboard riassuntiva ti fornisce quattro metriche chiave relative alla performance del sito in quello specifico settore:

  • Posizione: la posizione in classifica del dominio all’interno di quella categoria, rispetto a tutti gli altri siti presenti nel database di SEOZoom.
  • TZA (Topical Zoom Authority): il punteggio di autorevolezza tematica del sito per l’argomento selezionato.
  • Volume ricerca: il volume di ricerca totale di tutte le keyword del sito che appartengono a quel settore.
  • Keyword: il numero totale di parole chiave del sito che rientrano in quella categoria.

Subito sotto, la tabella principale ti elenca tutte le parole chiave del dominio che appartengono alla categoria selezionata, complete di tutte le metriche SEO che hai imparato a conoscere (posizione, volume, intento, KD, KO, l’URL posizionato e così via). Puoi utilizzare i filtri per affinare la ricerca o cliccare sull’hamburger menù alla fine di ogni riga per lanciare un’analisi più approfondita su una specifica keyword o pagina.

Questa sezione è estremamente utile in fase di analisi dei competitor, perché ti consente di capire quali sono le aree tematiche di punta di un concorrente, dove concentra i suoi sforzi e quali sono le nicchie in cui è considerato più autorevole da Google.

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La tab Keyword

Questa sezione ti permette di esplorare l’intero patrimonio di parole chiave per cui il dominio analizzato è visibile su Google. È l’equivalente dello strumento Keyword Studio dei progetti, ma applicato a un’analisi “spot” di qualsiasi sito. Qui puoi scoprire le keyword più performanti di un competitor, quelle con potenziale di crescita o analizzare la loro presenza nei risultati speciali di Google.

Le tab di analisi

Lo strumento è organizzato in diverse tab, ognuna pensata per offrirti una prospettiva diversa sulle keyword del dominio.

  • Posizionate, Aumenti/Cali di traffico, Potenziali: ti permettono di segmentare le keyword in base al loro rendimento (le migliori, quelle in crescita o in calo, quelle con potenziale in seconda e terza pagina).
  • Risultati Zero, SERP Feature: mette in relazione le keyword con le caratteristiche della SERP di Google (presenza di featured snippet o altre funzionalità arricchite).
  • La tabella di AI Overview: questa tab, se presente, è particolarmente importante e si differenzia dalle altre. Mostra le keyword per cui il dominio analizzato compare nelle risposte generate dall’AI di Google. Le metriche qui sono specifiche:
    • AI Rank: pesa la posizione della menzione al sito all’interno della risposta AI di Google. Un valore basso (come 1) indica che il sito viene citato per primo.
    • Menzioni: il numero di volte in cui il dominio è stato citato come fonte.
    • Prima Menzione: quante di quelle menzioni vedono il sito come prima fonte citata.
    • Traffico Stimato: la stima del traffico generato da questa specifica visibilità nel box AI.

Distribuzione: cliccando su questa tab si apre una schermata che mostra visivamente come sono, appunto, distribuite tra le pagine dei risultati di Google tutte le keyword posizionate del sito che stai analizzando, così da valutare subito quanto è solida la sua presenza organica. Nella parte alta trovi due grafici che riassumono i dati, con le colonne che rappresentano la quantità di parole chiave posizionate in prima, seconda, terza, quarta e quinta pagina di Google e la torta che evidenzia il rapporto percentuale della ripartizione. Sotto, il pannello Distribuzione storica keyword ti permette di analizzare l’andamento nel tempo, visualizzando come si è modificato il numero di keyword nelle varie fasce di posizione (1-3, 4-6, 7-10, e così via). Puoi regolare il periodo di analisi e la velocità di riproduzione per osservare in modo dinamico i trend di crescita o calo di visibilità del dominio.

Come leggere e personalizzare le tabelle dei dati

Le tabelle di dati di questa sezione sono ricche e interattive, e puoi personalizzarle e interrogarle in modo avanzato.

  • Le colonne standard. Per impostazione predefinita, la tabella ti mostra una serie di metriche fondamentali per ogni keyword:
    • Keyword: la parola chiave analizzata.
    • Pos: la posizione attuale dell’URL del sito nella SERP di Google.
    • Var: la variazione di posizionamento rispetto alla scansione precedente.
    • Volume: il volume di ricerca medio mensile della keyword.
    • Traffico Stimato: una stima del traffico che quella keyword porta alla pagina, calcolata in base a posizione e volume.
    • Intent: l’intento di ricerca principale (Informativo, Navigazionale, Commerciale, Transazionale) che Google associa a quella query.
    • Feature: indica con un’icona se nella SERP sono presenti funzionalità speciali (video, immagini, FAQ e così via).
    • CPC: il costo per clic medio stimato per quella parola chiave.
    • URL: l’indirizzo della pagina del sito che si posiziona per quella keyword.
    • Trend: un piccolo grafico che mostra l’andamento stagionale della keyword.
    • KD (Keyword Difficulty): una stima della difficoltà di posizionamento.
    • KO (Keyword Opportunity): una stima delle opportunità di ranking.

 

  • Personalizzare la visualizzazione. Puoi modificare la tabella in base alle tue esigenze di analisi:
    • Vista URL / Vista Keyword: in alto a destra trovi il pulsante “Vista URL”. Cliccandolo, la tabella smette di essere un elenco di keyword e raggruppa tutte le parole chiave sotto gli URL che le posizionano. Questa vista è utilissima per capire quali sono le pagine più performanti del dominio analizzato.
    • Altre Colonne: accanto a “Vista URL”, il pulsante “Altre Colonne” ti permette di aggiungere alla tabella campi dati aggiuntivi, per analisi più approfondite.

 

  • Filtrare i dati. La vera potenza di questa sezione risiede nei suoi sistemi di filtro:
    • Filtri rapidi: la barra sopra la tabella ti permette di applicare filtri veloci per parola chiave, posizione, volume di ricerca, KD e intento.
    • Filtri avanzati: il pulsante “Filtri avanzati” apre un costruttore di query che ti permette di combinare più condizioni con la logica booleana (E, O, E non, O non), per creare filtri estremamente specifici.
    • Filtra con l’AI: il pulsante “Filtra con l’AI” è il modo più semplice per interrogare i dati. Ti basta scrivere o dettare una richiesta in linguaggio naturale (es. “mostrami le keyword con volume superiore a 1000 e KD inferiore a 30 in prima pagina”) e la piattaforma applicherà il filtro per te.
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La tab Opportunità Social

Video di YouTube, post di Instagram, short di TikTok, Pin di Pinterest oggi si posizionano frequentemente nei risultati di ricerca di Google: Opportunità Social è lo strumento che ti aiuta a scoprire esattamente per quali contenuti e quali parole chiave Google sta scegliendo contenuti social da far emergere nella sua top 10.

Questo strumento ti dà la possibilità di analizzare il settore di attività del sito, per capire se – e quali – tipologie di contenuto multimediale sono più utili. Le opportunità sono state individuate analizzando i competitor principali che trattano anche gli argomenti del sito e le loro keyword in cui i Social Media o siti UGC sono presenti in TOP 10.

Per un funzionamento più preciso e accurato ti consigliamo di aggiungere il sito a progetto indicando anche i suoi competitor.

I dati forniti dalla sezione Opportunità Social ti permettono di:

  • scoprire quali temi nel settore ottengono visibilità su Google grazie ai social
  • identificare le piattaforme più efficaci per ogni tipo di contenuto
  • valutare quali keyword meritano la produzione di contenuti multicanale, ad esempio articoli SEO + video o reel correlati
  • analizzare come e dove i competitor sfruttano i social per posizionarsi in SERP.

L’obiettivo operativo è unificare i dati SEO e social in un’unica vista per orientare le tue strategie multicanale.

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La tab Competitor

Questa sezione ti offre un’analisi completa della competizione organica, individuando automaticamente i domini che si contendono le stesse parole chiave del sito che stai analizzando.

La schermata principale è identica a quella che trovi nell’area Progetti e ti presenta subito un elenco dei principali competitor organici, ordinati per volume di traffico organico. Puoi anche decidere di eliminare alcuni siti dalla vista o aggiungere manualmente un altro competitor, come ad esempio il tuo stesso sito, se non lo trovi tra quelli selezionati automaticamente.

Le due viste principali ti portano nel cuore dell’analisi competitiva.

  • Riepilogo Generale ti offre una serie di grafici comparativi sull’andamento del traffico tra i siti selezionati, la distribuzione delle keyword e una mappa visiva della competizione (il grafico a bolle), per un confronto d’insieme immediato.
  • Dettaglio Competitor ti porta a un’analisi “testa a testa”. Clicca su un singolo competitor dalla lista e la piattaforma ti mostrerà una serie di tab comparative, dal Content GAP (le keyword che lui ha e il sito analizzato no) alle keyword in comune, fino a scoprire le parole chiave su cui il sito sta vincendo o perdendo il confronto diretto.
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La tab ADS

ADS ti offre una finestra immediata sulle attività di advertising del sito che stai analizzando, che diventano parte integrata della lettura complessiva del sito.  È una tappa fondamentale quando stai studiando un competitor, perché puoi verificare subito se sta “comprando” visibilità su chiavi che non riesce a presidiare organicamente o se sta spingendo promozioni specifiche.

Inoltre, puoi confrontare il modo in cui il brand comunica nelle campagne a pagamento con ciò che emerge da contenuti organici, backlink, struttura tecnica, sezioni editoriali e segnali GEO.

Il funzionamento è molto semplice e hai a disposizione le due viste fondamentali:

  1. La galleria degli Annunci, per vedere fisicamente copy, formati,creatività visive e banner utilizzati nelle campagne Google Ads, così da interpretare il modo in cui il dominio comunica nelle campagne a pagamento. Gli elementi sono organizzati in ordine cronologico e puoi distinguere tra messaggi testuali e creatività con elementi visuali. La galleria ti permette di osservare con continuità quali temi il sito promuove, quali formule utilizza e come struttura la comunicazione commerciale. La lettura degli annunci ti aiuta a riconoscere tono, impostazione, frequenza delle call to action e tipologie di landing page utilizzate.
  2. L’analisi strategica AI (“Scopri strategia di marketing”), che ti permette di ottenere con un click il profilo marketing del competitor, svelandoti le logiche persuasive e di targettizzazione che guidano i suoi investimenti pubblicitari. Qui avvii un’analisi basata sull’intelligenza artificiale (con un costo in crediti AI) per ricostruire la strategia pubblicitaria del dominio analizzato: SEOZoom esamina tutti gli annunci, inclusi i testi presenti nelle immagini, e produce un report strutturato che integra la dimensione paid con il resto delle informazioni del dominio.

Il report include:

  • Obiettivi e contesto. Una sintesi degli obiettivi che sembrano guidare le campagne e del ruolo del Paid nella strategia complessiva del sito.
  • Target audience. Una lettura dei destinatari a cui gli annunci si rivolgono, utile per confrontare questa informazione con il pubblico organico intercettato.
  • Value Proposition e messaggi chiave. L’analisi della proposta di valore e delle leve persuasive ricorrenti nei copy e nelle creatività.
  • Analisi SWOT. Una valutazione strategica che evidenzia punti di forza, elementi critici, opportunità e aree di attenzione.
  • Suggerimenti per il miglioramento. Indicazioni utili per comprendere come la strategia Paid potrebbe evolvere o essere rifinita.
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Analisi per URL

Quando ti serve un’analisi esaustiva su una singola pagina, sia del tuo sito che di un competitor, ti basta inserire il suo indirizzo completo nella barra di ricerca principale: si aprirà una dashboard estremamente ricca di dati, pensata per farti capire quanto quella pagina pesa in termini di traffico, keyword posizionate, menzioni nelle AI Overview e supporto da backlink.

Oltre agli URL di siti web, SEOZoom riconosce ed esamina anche link di profili o pagine social, mostrando una scheda con le metriche principali e, quando presenti, anche i dati organici collegati.

L’Analisi URL di SEOZoom è un audit completo sul comportamento di una singola pagina, dalla diagnosi di base (traffico, keyword, AI Overview, backlink) fino al confronto con competitor e alla definizione di un piano operativo. che ti permette di scoprire subito se regge la concorrenza e se risponde correttamente all’intento di ricerca.

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L’Assistente AI: i report strategici sulla pagina

Come per l’analisi dominio, anche qui hai a disposizione un Assistente AI, attivabile cliccando sull’icona di Max in versione mago, che è stato addestrato per generare, su richiesta, dei report strategici specifici per la pagina che stai analizzando. Tra le analisi disponibili trovi:

  • Audit Completo della Pagina e Analisi delle Performance: esegue un audit SEO completo dell’URL, valutandone autorevolezza, traffico e keyword per fornire una chiara lista di azioni consigliate per ottimizzarla.
  • Report Intent Gap e Opportunità di Contenuto: confronta il contenuto della pagina con quello dei competitor meglio posizionati, identifica le “keyword mancanti” e fornisce indicazioni su come integrarle.
  • Analisi Competitiva della SERP e Strategie di Sorpasso: analizza i 5 principali competitor per una keyword strategica, confronta le metriche e fornisce un piano d’azione concreto per superarli.
  • Report Quick Wins: Conquista la Prima Pagina: identifica le keyword posizionate in seconda pagina (“striking distance keywords”) e fornisce un piano di ottimizzazioni on-page per spingerle in prima pagina e sbloccare traffico immediato.
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L’analisi URL dei social network

SEOZoom è in grado di analizzare anche URL provenienti dai social network (Instagram, Facebook, YouTube, TikTok, X/Twitter, LinkedIn, ad esempio), distinguendo due casi specifici:

  • URL social posizionati su Google

Se il link che inserisci — per esempio un video YouTube, un post Facebook o una scheda Instagram — risulta già posizionato nei risultati organici di Google, SEOZoom lo elabora esattamente come un URL “tradizionale”. Vedrai quindi tutte le metriche standard: traffico organico stimato, keyword posizionate, trend di crescita, distribuzione per pagina e indicatori SEO, AI Overview, Backlink e ADS. È il caso, ad esempio, di un video o di un post che si è posizionato con query informative (“torta di mele”, “come fare stretching”, “ricetta carbonara”…), per cui SEOZoom può restituire un quadro completo di performance.

  • URL di profili o pagine social

Quando invece inserisci l’URL di un profilo o di una pagina (come un canale YouTube, un account TikTok o un profilo Instagram), SEOZoom riconosce automaticamente la piattaforma e mostra una dashboard dedicata con dati specifici del social analizzato. Il sistema restituisce informazioni utili come:

  1. numero di follower, post, video o contenuti pubblicati
  2. engagement medio (like, commenti, interazioni)
  3. trend di crescita del profilo e attività recente
  4. anteprima dei contenuti principali, per contestualizzare la presenza digitale dell’account.

Se il profilo genera anche traffico organico da Google, la sezione inferiore della dashboard integra automaticamente anche i dati SEO relativi all’URL.

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La panoramica della pagina

La prima parte della schermata ti offre una sintesi immediata dello stato di salute dell’URL. In alto, trovi le metriche di autorevolezza principali:

  • Zoom Authority Dominio: l’autorevolezza dell’intero sito a cui appartiene la pagina.
  • Page Zoom Authority (PZA): l’autorevolezza specifica della singola pagina che stai analizzando.
  • Traffico organico complessivo stimato per l’URL, con indicazione delle keyword effettivamente posizionate.
  • Traffico da AI Overview, con indicazione delle keyword per cui il sito è menzionato.
  • Backlink e domini di riferimento

Subito sotto, una serie di box ti forniscono un riepilogo delle performance della pagina su diversi canali:

  • SEO. Qui trovi il totale delle keyword per cui la pagina è posizionata, con un dettaglio di quante sono in top 10 e nelle varie fasce della prima pagina.
  • AI Overview. Riepiloga il rendimento dell’URL nelle risposte generate dall’AI di Google, indicando per quante keyword viene menzionato, la sua posizione media all’interno della risposta AI e la sua visibilità complessiva in questo nuovo formato. Si popola se e solo se la pagina ha almeno una keyword che compare in AI Overview.
  • Backlink: una sintesi del profilo link della pagina, con il numero di backlink totali, di domini unici che la linkano, tipologia di attributo DoFollow/NoFollow e qualità media dei collegamenti.
  • ADS: ti dice quanto costerebbe, con Google Ads, “comprare” la visibilità che quell’URL sta già ottenendo in organico sulle sue keyword. Ci sono tre dati:
    1. Copertura keyword posizionate stima il CPM equivalente (costo per 1.000 impression) per mostrare almeno un annuncio sulle query delle keyword in cui l’URL è posizionato. È un indicatore di “quanto è cara l’asta” su quel paniere di keyword: più il valore sale, più l’inventario è competitivo/costoso
    2. Totale CPC stima il budget necessario per i clic generati da 1.000 impression su quel paniere, calcolata aggregando i CPC medi delle keyword (ponderati) e normalizzando il totale per 1.000 impression. È utile per capire “quanto pagheresti in Ads per ottenere i clic che derivano da quell’esposizione”
    3. Percentuale copertura articolo è la quota delle keyword dell’URL per cui esiste inventario Ads e dati di CPC affidabili (cioè acquistabili in Google Ads) e ti dice quale parte del contenuto è davvero amplificabile con campagne paid.

Per gli URL che rimandano a profili/pagine social, sotto l’header compare anche un riquadro con le informazioni dell’account (nome profilo, bio, follower/attività, ultimi contenuti); se il profilo genera posizionamenti su Google, la parte inferiore della pagina si popola con le stesse sezioni previste per gli URL tradizionali.

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Le tab di analisi approfondita

La parte centrale della dashboard è organizzata in diverse tab, che ti permettono di approfondire ogni singolo aspetto della pagina.

Sopra le tabelle compaiono tre comandi rapidi che permettono di estendere l’analisi o collegare la pagina ad altri strumenti di SEOZoom:

  • Analizza in AI Engine, per simulare il “gradimento” dei Motori AI (come Google AI Overview o ChatGPT) nei confronti del contenuto analizzato.
  • Assistente Editoriale, per aprire il contenuto direttamente nell’Assistente Editoriale di SEOZoom, importando il testo completo dell’URL analizzato, compresi titoli e immagini.
  • Piano Editoriale, per pianificare la scrittura o revisione dell’articolo analizzato all’interno del tuo Piano Editoriale (e, se presenti, assegnarlo a copywriter collegati). 

La parte operativa si apre invece con la tab Rendimento pagina. Questa è la vista principale e contiene un grafico con l’andamento del traffico della pagina nel tempo e una tabella con l’elenco di tutte le keyword per cui si posiziona sui motori di ricerca. Se la pagina è presente anche in AI Overview, qui troverai una seconda tabella dedicata, intitolata “Keyword per cui la pagina compare in AI Overview”, che ti mostra dati specifici come l’AI Rank e il numero di menzioni per ogni keyword.

Le altre tab ti consentono di esplorare ulteriormente:

  • Pagine dei competitor: per scoprire quali altri URL competono per le stesse keyword.
  • Intento di ricerca: per analizzare in profondità l’intento di ricerca a cui la pagina risponde.
  • Analisi SEO e Analisi del contenuto: per una valutazione tecnica e contenutistica della pagina.
  • Backlink: per visualizzare l’elenco completo dei link in ingresso verso quello specifico URL.

 

Rendimento pagina

La tab “Rendimento pagina” combina due viste:

  • Distribuzione Keyword. Un grafico a barre che mostra quante query della pagina sono in prima, seconda, terza o quinta pagina di Google. È un colpo d’occhio immediato per capire la solidità del posizionamento.
  • Rendimento nel tempo. Un grafico a linea che evidenzia come la pagina si è comportata nel periodo selezionato (1, 3, 6 o 12 mesi). Puoi così verificare se l’URL sta crescendo, calando o restando stabile.

Questa sezione è utile per individuare pagine “in sofferenza” o in crescita rapida, così da decidere interventi mirati.

Pagine dei competitor

Qui SEOZoom mostra quali URL competono con la tua pagina per le stesse keyword. La tabella elenca i domini concorrenti, il loro traffico stimato, la quota di mercato (PZA) e la stabilità (TS).

A destra, il box di dettaglio ti permette di analizzare una singola pagina competitor: vedi il suo traffico, la distribuzione keyword e le query precise che la sostengono. È il punto in cui puoi valutare se il contenuto di un rivale è davvero migliore del tuo o se ha semplicemente guadagnato visibilità temporanea.

Intento di ricerca

Ti serve a verificare quanto e come il contenuto analizzato risponde all’intento principale della keyword, individuando eventuali argomenti da ampliare o nuovi articoli da creare per rafforzare il topic cluster.

Nella parte alta trovi quattro box:

  • Main keyword, che identifica la parola chiave principale riconosciuta automaticamente. Puoi anche cambiare parola chiave principale, se pensi ce ne sia una migliore o più pertinente.
  • Volume totale, cioè quanto traffico potrebbe raggiungere l’URL analizzato coprendo tutte le keyword correlate.
  • Qualità del contenuto, con due metriche: Intent Match e Competitività URL, che indicano quanto la pagina risponde davvero alle esigenze di ricerca.
  • URL che ottiene più traffico per quell’intento, per misurare la distanza con il competitor leader.

Nella parte inferiore la schermata è organizzata in tre tab di approfondimento ulteriore.

Keyword con lo stesso Intent

L’elenco delle parole chiave che condividono lo stesso intento di ricerca della keyword principale. Sono le keyword che Google ritiene pertinenti allo stesso bisogno informativo o azione dell’utente, e che quindi potrebbero essere integrate nel testo per ampliare la copertura semantica. Per ciascuna keyword leggi posizione, variazione e volume di ricerca; traffico stimato generato dall’URL analizzato; SA (SERP Affinity), che indica la percentuale di risultati presenti sia nella SERP della keyword principale che nella SERP della keyword che stai analizzando in griglia (e possibilità di verificare personalmente le due SERP); KD e KO, utili per valutare la competitività e la facilità di posizionamento; l’indicatore “Usata”, che mostra se la parola è già presente o meno nel testo.

Topic principali

Qui SEOZoom identifica e organizza gli argomenti fondamentali che i competitor trattano per la stessa keyword principale. Il sistema analizza centinaia di pagine già posizionate e individua i macro-temi ricorrenti, mostrandoti come strutturare al meglio la tua pagina per essere considerata rilevante. A sinistra, la tabella mostra per ogni argomento:

  • il numero di keyword correlate e il volume complessivo;
  • la rilevanza (quanto quell’argomento è ricorrente nei contenuti che si posizionano per la stessa query);
  • IC (In Content), la percentuale di competitor che ha usato il termine esatto nel contenuto;
  • l’indicatore “Usata”, che segnala se il tema è già coperto nel testo.

A destra, viene visualizzato l’elenco delle keyword associate all’argomento selezionato, con tutti i parametri SEO essenziali (volume, CPC, trend, difficoltà, KO, SA e uso nel testo).

Topic secondari

La terza tab amplia ulteriormente la visione, mostrando i topic secondari che ruotano attorno alla keyword principale ma che potrebbero richiedere contenuti dedicati. È la sezione in cui trovi spunti per la creazione di nuovi articoli di approfondimento o cluster semantici, per una strategia editoriale coerente e ben distribuita.

SEOZoom classifica i topic in tre categorie:

  • articoli che andrebbero ottimizzati, già esistenti ma migliorabili;
  • articoli che incrociano parzialmente l’intento, e che possono essere estesi o riorientati;
  • articoli mancanti, che non esistono ancora ma che l’analisi suggerisce di creare.

Per ciascun tema vengono mostrati:

  • la keyword principale del nuovo articolo suggerito;
  • la posizione media raggiunta da eventuali URL simili già presenti;
  • il numero di keyword correlate e il volume potenziale stimato dell’articolo.

 

Analisi SEO

È un audit on-page della pagina: SEOZoom valuta l’URL che stai esaminando in relazione alla sua keyword principale e ti fornisce un punteggio per il contenuto, basato sull’analisi di decine di fattori SEO.

Nella parte superiore della schermata trovi i dati di sintesi relativi alla keyword principale associata all’URL, il volume di ricerca stimato e il punteggio complessivo di ottimizzazione (espresso in percentuale). Il box mostra inoltre:

  • Meta description e percentuale di utilizzo delle keyword nel titolo e nel corpo testo, utili a valutare la coerenza semantica e la completezza della pagina;
  • gli indicatori di Intent Match, Topic utilizzati e Keyword rilevanti, che misurano quanto il contenuto risponde effettivamente all’intento di ricerca della query principale;
  • un riepilogo di difficoltà e opportunità della keyword, insieme al trend temporale di ricerca.

Subito sotto, il sistema genera un elenco di raccomandazioni SEO puntuali, basate sull’analisi comparativa con i competitor in SERP, suddivise in una serie di tab. Ricorda: le indicazioni non sono “obblighi”, ma suggerimenti diagnostici. se stai analizzando un sito non tuo, puoi interpretarli come segnali di forza o debolezza del contenuto osservato, utili a comprendere cosa rende competitiva (o meno) la pagina.

In dettaglio, l’analisi SEO è organizzata in quattro tab dedicate: Ottimizzazioni, Topic, Keyword e FAQ, che esplora i diversi livelli di dettaglio del testo analizzato.

Ottimizzazioni

È la sezione principale del pannello: qui trovi tutti i suggerimenti mirati per migliorare la struttura SEO della pagina. Ogni riga analizza un elemento on-page (title, description, heading, immagini, paragrafi, leggibilità) e segnala se è conforme alle best practice o presenta margini di miglioramento.

Topic

Raccoglie e valuta i temi principali trattati nel testo, confrontandoli con quelli ricorrenti nei contenuti dei competitor. SEOZoom mostra se i topic fondamentali, consigliati o opzionali sono presenti o assenti nella pagina, e in quale parte del testo compaiono (titoli H1, H2, H3 o corpo). Cliccando su ciascun topic puoi vedere nel dettaglio quanti competitor lo trattano e in che misura lo sviluppano. Se stai analizzando un sito tuo, questa tab ti aiuta a capire se stai centrando il focus semantico corretto; se stai analizzando un competitor, ti mostra con quali argomenti si posiziona e quanto sono forti o carenti rispetto al tuo contenuto.

Keyword

Elenca tutte le parole chiave rilevate nella pagina in relazione alla keyword principale. Ogni voce mostra

  • la percentuale di utilizzo nel testo,
  • la presenza nei tag principali (H1, H2, H3, IMG, link, grassetto, corsivo, immagini),
  • un confronto con il comportamento medio dei competitor.

Il sistema evidenzia anche le keyword fondamentali, consigliate, aggiuntive o mancanti, permettendoti di valutare quanto la pagina è semanticamente completa rispetto al cluster di riferimento. È un modo rapido per capire se un contenuto è costruito in modo superficiale o strategico.

FAQ

Raccoglie le domande frequenti degli utenti correlate all’argomento trattato. Si tratta delle query che emergono nella sezione “Le persone chiedono anche” di Google. Le FAQ non appartengono necessariamente alla pagina analizzata: servono a contestualizzare l’intento informativo e a individuare spunti editoriali o sezioni integrative che un contenuto di qualità dovrebbe coprire. Se analizzi una pagina di un competitor, questa tab può mostrarti quali domande reali l’utente si pone sull’argomento, aiutandoti a progettare contenuti più pertinenti e utili.

Analisi del contenuto

Qui entri nel merito dei testi: se con la tab “Analisi SEO” hai visto gli aspetti tecnici, questa tab fa un’analisi semantica della pagina e si focalizza sulla sua composizione testuale.

Attraverso un grafico a torta e un grafico a barre, puoi visualizzare quali sono le parole e le frasi più utilizzate all’interno del contenuto. La tabella sottostante approfondisce questa analisi, mostrandoti per ogni termine il suo volume di ricerca, il numero di occorrenze nel testo e la relativa keyword density. La colonna “Info” è particolarmente utile, perché ti indica con delle etichette (T, H1, H2, B) se e dove quel termine è stato usato nei punti più strategici della pagina (Title, Heading, Grassetto).

Backlink

L’ultima tab aggrega tutte le informazioni sui link che puntano alla singola pagina (e non all’intero dominio).

La dashboard riassume i dati principali: numero totale di backlink, domini unici di riferimento, rapporto dofollow/nofollow e un indicatore sulla qualità generale dei link. Più in basso trovi le tabelle con gli anchor text più utilizzati per linkare la pagina e l’elenco degli ultimi backlink ricevuti, con dettagli sull’URL di provenienza, la sua autorevolezza (DA e PA) e la data di rilevamento.

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Analisi per keyword

Immettendo una keyword nella barra di ricerca, SEOZoom ti restituisce una scheda completa che racchiude tutte le informazioni utili per valutare la parola chiave: volumi di ricerca, difficoltà, opportunità di posizionamento, stagionalità, trend e presenza di feature SERP.

SEOZoom non si limita a dirti volume e difficoltà: ti porta in un ambiente completo e complesso in cui capisci come Google (e ora anche l’AI Overview) interpreta la query, chi domina i risultati e come costruire contenuti realmente competitivi.

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L’Assistente AI: report mirati sulla keyword

Anche qui puoi attivare l’icona di Max in versione “mago” e scoprire i report automatici dell’Assistente AI di SEOZoom, che traducono l’analisi in piani operativi pronti da condividere o utilizzare come base per la strategia.

I report disponibili sono quattro:

  • Analisi Strategica della Keyword e Piano di Contenuti. Trasforma i dati di partenza (volume, difficoltà, intento di ricerca) in un piano editoriale completo. Indica il formato migliore, i titoli possibili e la struttura del contenuto, così da creare una pagina in grado di rispondere agli utenti e competere in SERP.
  • Analisi Competitiva della SERP e Strategia d’Attacco. Esamina i primi 10 risultati di Google, valutando autorevolezza, traffico e contenuti dei competitor. Evidenzia i “punti deboli” della SERP e propone azioni pratiche per superarli, utile quando stai entrando in un mercato già presidiato.
  • Piano Editoriale Topic Cluster per Dominare l’Argomento. Organizza la keyword in un modello a cluster: identifica il contenuto pilastro e i sotto-argomenti da sviluppare, disegnando una mappa per rafforzare l’autorevolezza tematica. È particolarmente indicato quando vuoi costruire un ecosistema di pagine intorno a un tema strategico.
  • Report Volatilità SERP: Analisi Storica e Previsione di Opportunità. Misura la stabilità della SERP confrontando la classifica attuale con quella di sei mesi fa. Ti dice se stai entrando in un contesto “blindato” (pagine consolidate e difficili da scalzare) o “dinamico” (spazio aperto a nuovi player), così da capire meglio il margine di opportunità.
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La panoramica iniziale

L’analisi della keyword ti presenta subito una serie di box riassuntivi con i dati più importanti:

  • Volume di Ricerca: indica il volume medio di ricerche mensili per quella parola chiave, mostrandoti anche il range di variazione (minimo e massimo) legato alla stagionalità. Qui leggi anche il numero totale di pagine indicizzate su Google che intercettano la keyword e il dato di Costo Per Clic medio stimato.
  • Keyword Difficulty (KD) e Opportunity (KO): sono due metriche proprietarie di SEOZoom che ti aiutano a valutare rapidamente il contesto competitivo. La KD stima la difficoltà di posizionamento in base all’autorevolezza dei competitor in top 10, mentre la KO valuta le opportunità di ranking basandosi sul loro livello di ottimizzazione.
  • Trend: un grafico a barre che rappresenta la stagionalità della keyword, mostrandoti la variazione del volume di ricerca mese per mese nel corso dell’anno.

La fascia subito sotto ti segnala la classificazione di intent primario, la distribuzione del Content Focus (informazionale, commerciale, navigazionale o transazionale), le SERP Features attive e la percentuale di ottimizzazione dei titoli. SEOZoom ti segnala anche se ci sono pagine social in top10, con l’icona del social “premiato” da Google e il numero della posizione in SERP, così sai subito che c’è l’opportunità di ottenere visibilità con contenuti multimediali adeguati.

Le tab di analisi approfondita

Il cuore dell’analisi si sviluppa attraverso una serie di tab, ognuna dedicata a un aspetto specifico dell’indagine.

  • Andamento siti web. È la vista completa sulle informazioni relative alla keyword. Innanzitutto, se attiva un box AI Overview su Google, qui puoi verificare:
    • cosa c’è scritto nel pannello riassuntivo
    • quali pagine Google cita come attendibili (Pagine migliori)
    • quali siti ottengono la maggior visibilità (Siti migliori).

Proseguendo la lettura trovi la sezione Ultima SERP e posizionamento pagine nel tempo, che ti riporta l’elenco delle URL attualmente in top10 con indicazione della variazione rispetto alla precedente scansione e indicatore di ZA/PZA. Accanto c’è un grafico che mostra come ogni pagina sia salita/scese nelle settimane (con lo slider del periodo puoi allargare o restringere la finestra d’osservazione).

Segue il box sui “Siti web che ottengono più traffico su tutto l’intento di ricerca”: SEOZoom supera il classico concetto di “singolo risultato” per presentarti il dato della quota di traffico potenziale che i domini ottengono sull’intero intento, non solo sulla singola keyword. La tabella a sinistra riporta per ciascun dominio: pagine in tema, keyword in Top 10 e Top 3, ZA/PZA, traffico stimato, traffic share; a destra il grafico a barre confronta la forza di ciascun player, distinguendo per tipologia di contenuto (nello specifico, Pagine web vs Contenuti Social & UGC). Cliccando sulla freccia accanto al dominio puoi analizzare le pagine che contribuiscono a generare la quota di traffico complessiva, in modo da capire se la visibilità si conquista con una specifica architettura del topic (categorie, hub, cross-linking) e replicare il modello con i tuoi contenuti.

Infine, Storico delle SERP è una tabella che mostra le variazioni tra una SERP precedente e la SERP attuale: due liste affiancate di URL con linee che mostrano chi entra, chi esce, chi scambia posizione (frecce/colore indicano il verso del movimento). In alto scegli il giorno di confronto con lo slider.

  • Aspetto della SERP. Ti offre una ricostruzione fedele e navigabile della pagina dei risultati di Google, per capire quali elementi Google ha scelto di mostrare per quella query. Puoi vedere immediatamente la presenza e la posizione di un AI Overview, di caroselli video o immagini, dei box “Le persone chiedono anche”, delle mappe locali e di tutti gli altri tipi di risultati arricchiti (SERP Features). È uno strumento fondamentale per capire quali sono le reali opportunità di visibilità e quale tipo di contenuto dovresti creare per competere efficacemente.
  • Intento di ricerca. Qui l’analisi va oltre la singola parola chiave per esplorare l’intero universo semantico a cui appartiene, ovvero l’intento di ricerca dell’utente. Questa sezione è cruciale per la moderna content strategy. Troverai una serie di box informativi che ti indicano il Volume totale del Main Intent (il potenziale di traffico dell’intero argomento), il numero di Keyword con lo stesso intento (che potresti intercettare con un unico articolo ben fatto), gli Argomenti principali da trattare e gli Argomenti secondari (utili per articoli di approfondimento). Le tabelle sottostanti ti forniscono l’elenco dettagliato di queste parole chiave e argomenti, arricchiti da metriche innovative come la SERP Affinity (SA, per capire la somiglianza tra le SERP) o In Content (IC, la percentuale di competitor che ha utilizzato il termine esatto nei contenuti); inoltre, trovi anche le domande frequenti degli utenti, posizionate nella tabella a destra, che puoi utilizzare come spunti per titoli H2/H3 o come FAQ.
  • Analisi dei competitor. È una tabella con l’elenco dei primi 10 URL posizionati per la keyword, analizzati dal punto di vista SEO classico. Per ogni risultato puoi vedere metriche come la ZA del dominio e la PZA della pagina, il traffico stimato e il numero di keyword totali per cui si posiziona (in prima e in seconda pagina). Inoltre, una serie di colonne ti indica il livello di ottimizzazione on-page di base, segnalandoti se la keyword in analisi è presente nel Title, negli H1, H2 e così via, e infine di quante parole è composto il contenuto e qual è la percentuale di Intent Match. Questa sezione è interattiva:
    • Puoi inserire un tuo URL nell’apposita barra per confrontare la tua pagina direttamente con i competitor già posizionati.
    • Cliccando sulla freccia a sinistra di ogni risultato, si espande un’analisi SEO dettagliata per quello specifico URL. Qui puoi visualizzare il suo punteggio di ottimizzazione, un’analisi dell’intent, titolo, meta description e una lista di suggerimenti pratici.

 

  • Keyword correlate. Quest’ultima tab è un collegamento diretto a Keyword Infinity, che partirà con l’analisi già preimpostata sulla parola chiave che stavi esaminando. Da lì potrai espandere la tua ricerca, modificare i filtri e approfondire l’esplorazione di tutte le parole chiave correlate per costruire una keyword research completa.
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Le tabelle di approfondimento

Le due tabelle sottostanti ti permettono di esplorare il contesto della domanda da due diverse prospettive.

  • Keyword in cui compare la domanda: è l’elenco delle query specifiche su Google che fanno apparire la tua domanda di partenza nei risultati. Per ogni keyword puoi analizzare il volume, l’intento e le metriche di competitività. È fondamentale per capire quali sono le query esatte che si collegano al dubbio che stai analizzando.
  • Domande correlate: questa tabella, invece, ti mostra quali altre domande compaiono di frequente negli stessi box “Le persone chiedono anche” insieme a quella che hai cercato. Per ogni domanda correlata puoi vedere il suo volume di ricerca aggregato e il numero di keyword che ha in comune con la tua ricerca iniziale. Cliccando sul pulsante “Analizza”, puoi lanciare una nuova analisi per quella specifica domanda, approfondendo ulteriormente l’argomento.

Questa modalità di analisi è un punto di partenza eccezionale per la tua strategia di contenuti, perché ti permette di scoprire non solo le keyword, ma l’intera costellazione di dubbi e curiosità che circonda un argomento, fornendoti spunti inestimabili per creare contenuti davvero completi.

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La tab Pagine

Dopo aver esplorato le parole chiave, è naturale voler capire quali sono le pagine che ottengono questi posizionamenti. La sezione Pagine ti permette di fare proprio questo: analizzare il rendimento dei singoli URL del dominio che stai esaminando, per scoprire quali sono i suoi contenuti più forti, quali hanno potenziale e quali invece faticano a emergere.

L’interfaccia di questa sezione ricalca quella dell’analogo strumento presente nei progetti.

Subito ti trovi di fronte a un elenco delle pagine migliori del sito, ovvero quelle che al momento generano il maggior volume di traffico e possiedono il più alto numero di keyword posizionate in top 10. Per ogni URL in questa lista puoi vedere subito il suo traffico stimato mensile e il numero totale di keyword posizionate.

Selezionando una singola riga, la parte destra della schermata si popola con un’analisi di dettaglio completa per quella pagina.

Qui trovi:

  • Un grafico con l’andamento del traffico della pagina nel tempo.
  • Le metriche di PZA (Page Zoom Authority), traffico potenziale e rendimento attuale.
  • Una tabella navigabile con l’elenco di tutte le keyword per cui la pagina si posiziona, suddivise nelle tab Tutte le keyword, TOP10, Potenziali (quelle in seconda e terza pagina, fondamentali per le strategie di ottimizzazione), Lontane e, se disponibile, Pagine Simili (che segnala pagine che trattano argomenti simili, con indicazione della presenza eventuale del link interno alla pagina analizzata e focus sulle keyword in comune). Chiude Analisi SEO, che fornisce un audit on-page della pagina con indicazione di Punteggio SEO totale; dettagli su title, meta description, H1, H2, leggibilità; valutazione sul livello di ottimizzazione con indicazione di errori o mancanze; dettaglio su keyword e topic intercettati dal contenuto.
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Analisi per domanda

Oltre ad analizzare parole chiave e siti, SEOZoom ti permette di esplorare direttamente le domande che gli utenti pongono ai motori di ricerca e scoprire come le persone esprimono i propri dubbi, desideri e curiosità su Google. È una funzione pensata per intercettare le query in forma interrogativa o conversazionale, quelle che oggi hanno un peso sempre maggiore sia nelle SERP sia nelle risposte degli assistenti AI, e per darti spunti per creare contenuti ottimizzati.

Questi dati ti permettono di capire subito se la domanda analizzata rappresenta un tema rilevante e se può essere sfruttata in chiave di contenuti, SEO o advertising.

Per utilizzare la funzione ti basta inserire un argomento o una domanda parziale nella barra di ricerca e selezionare “Domanda” dal menu a tendina “Tipo di ricerca” prima di avviare l’analisi.

Si aprirà una dashboard specifica che ti offre una duplice visione dell’argomento.

La panoramica iniziale

Nella parte superiore della schermata trovi una sintesi quantitativa del tema:

  • Volume Ricerca: indica la somma dei volumi di ricerca di tutte le singole keyword che, su Google, fanno comparire la domanda che hai cercato all’interno di un box “Le persone chiedono anche”.
  • Keyword domanda: mostra il numero di domande correlate trovate all’interno delle stesse SERP.

CPC Medio, Difficulty e Opportunity: ti forniscono i valori medi di costo, difficoltà e opportunità per l’intero gruppo di keyword collegate alla domanda, dandoti un’idea generale della competitività del tema.

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