La sezione SEO: analisi tecnica e strutturale

In questa prima macro-area trovi tutti gli strumenti dedicati alla diagnosi tecnica, all’ottimizzazione on-site, all’analisi strutturale e al confronto strategico.

Sono gli attrezzi del mestiere per controllare, correggere e costruire le fondamenta di un sito web solido e performante. Da qui puoi scansionare un sito per scovare errori nascosti, progettare l’architettura informativa ideale, viaggiare nel tempo per analizzare le variazioni di ranking e confrontare le SERP per interpretare l’intento di ricerca.

È la parte più tecnica della suite, ma anche quella che consente di fare un salto di qualità, perché mette in luce gli ostacoli invisibili che limitano le performance del sito.

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SEO Spider

SEO Spider è uno strumento che esegue una scansione completa del tuo sito, simulando il comportamento del crawler di Google (Googlebot). Analizza ogni pagina attraverso i link interni, rilevando errori di struttura, tag mancanti, problemi nel codice HTML o risorse non accessibili che possono limitare le performance del sito o renderne difficile la lettura da parte dei motori di ricerca.

Al termine della scansione, i risultati vengono raccolti in un’interfaccia chiara, con filtri che distinguono tra Errori (criticità gravi che ostacolano l’indicizzazione) e Warning (aspetti da migliorare che possono influenzare la resa complessiva). Puoi consultare il dettaglio dei singoli URL, controllare lo status code, le direttive robots, i meta tag, gli heading, le immagini, i link interni ed esterni.

Grazie all’integrazione con gli altri strumenti di SEOZoom puoi lanciare analisi dettagliate di ogni URL, così da risolvere prioritariamente i problemi che maggiormente incidono sulle performance.

Inoltre, per i piani avanzati, è disponibile l’Audit SEO automatico, un report completo che sintetizza i dati della scansione, spiega i warning e fornisce suggerimenti operativi basati sulle best practice. È il modo più veloce per trasformare l’analisi tecnica in un piano di ottimizzazione concreto.

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La dashboard principale: le tue scansioni

Quando accedi allo strumento, la prima schermata che visualizzi è una dashboard riassuntiva di tutte le scansioni che hai effettuato. Per ogni scansione in elenco, una tabella ti mostra le informazioni principali: il nome che le hai assegnato, la data di creazione, il numero di pagine scansionate, un riepilogo di Errori e Warnings (avvisi) rilevati e lo stato della scansione (ad esempio, “In corso” o “Terminata”). Da qui puoi riaprire un’analisi passata, eliminarla o avviare una nuova scansione.

  • Come avviare una nuova scansione

Per iniziare una nuova analisi clicca sul pulsante “Crea nuova scansione”. Si aprirà una finestra di configurazione in cui dovrai inserire:

  • URL di partenza: l’indirizzo del sito o della sezione che vuoi analizzare.
  • Nome della scansione: un nome per riconoscerla in futuro.

Puoi anche impostare dei parametri avanzati, come cortesia (frequenza di richieste), profondità di scansione (fino a quanti clic dalla pagina iniziale deve spingersi lo spider), il numero massimo di pagine da scansionare o delle regole per escludere determinati percorsi dalla scansione. Nei piani Business/Corporate puoi anche abilitare il rendering JavaScript (utile per siti in React, Angular e così via). Una volta configurato tutto, clicca su “Salva” per avviare il processo.

Mentre lo spider lavora vedi lo stato in tempo reale; a fine analisi puoi esplorare la lista degli errori/avvisi o la mappa ad albero (Crawl Tree) per capire la gerarchia interna. 

  • Come leggere i risultati di una scansione

Il report dettagliato si divide in due parti principali.

A sinistra, una grande tabella elenca tutti gli URL scansionati dal sito, con colonne che mostrano dati tecnici fondamentali per ogni pagina: lo Status Code (ad esempio 200 per ‘OK’, 404 per ‘Non trovato’), il Title, la Meta Description, il numero di link interni ed esterni e molto altro.

Nel pannello di destra trovi un riepilogo di tutti i “SEO Elements” analizzati, raggruppati per categoria (Response Code, URL, Title, H1, Immagini eccetera). Per semplificare l’analisi, puoi usare i filtri “ERRORI” (le criticità più importanti da risolvere con urgenza) e “WARNING” (avvisi su aspetti che, seppur non bloccanti, andrebbero migliorati).

Per ogni categoria, lo spider ti indica il numero esatto di errori e avvisi trovati. L’interfaccia è interattiva: se, ad esempio, clicchi sulla voce “Title” e poi sulla sottovoce “Duplicati”, la tabella di sinistra si filtrerà automaticamente, mostrandoti solo ed esclusivamente gli URL che presentano quel preciso problema. Questo ti permette di isolare e analizzare le criticità in modo rapido e ordinato, per pianificare gli interventi correttivi con la massima precisione.

Nei piani di abbonamento superiore, dopo la scansione puoi scaricare un SEO Audit autogenerato con la sintesi dei problemi riscontrati e suggerimenti di correzione, utile per priorità operative e per la condivisione con team e stakeholder. 

Usa il SEO Spider dopo rilasci, migrazioni, refactoring o modifiche a template e navigazione, per verificare che non ci siano “scorie” che possono sprecare crawl budget o ostacolare indicizzazione e ranking, oppure per diagnosi approfondite su errori tecnici che bloccano l’indicizzazione o degradano la qualità del sito. 

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Audit

La voce Audit funziona come un collegamento rapido che ti porta direttamente all’interno dell’area generale di Reportistica della piattaforma, dove puoi trasformare la mole di dati che hai raccolto con le tue analisi in  comunicazione strategica, con indicatori comprensibili e priorità di intervento. 

Hai a disposizione un set completo di strumenti per creare documenti personalizzati, evidenziando criticità, opportunità e soluzioni da condividere con il tuo team o i tuoi clienti.

L’area di Reportistica ti permette di generare diversi tipi di documenti, tra cui:

  • Report Personalizzati, per costruire da zero un report su misura.
  • SEO Audit, per ottenere una scansione completa del sito con analisi tecniche e indicazioni operative.
  • Quick Audit, per avere una panoramica rapida sulla salute di un sito.
  • Audit di Dominio, Keyword o URL, per creare analisi dettagliate su elementi specifici .

Un aspetto rilevante è la ripetibilità: gli Audit possono essere programmati e replicati, così da confrontare lo stato del sito prima e dopo gli interventi tecnici, o ancora su base periodica per assicurarsi che nuove implementazioni non abbiano introdotto errori.

La presenza di questo collegamento all’interno della sezione SEO è pensata per rendere il tuo flusso di lavoro più efficiente: dopo aver condotto un’analisi tecnica con strumenti come il SEO Spider, il passo successivo è spesso quello di formalizzare i risultati in un report. Questo collegamento ti permette di farlo con un solo clic.

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AI Engine

Come puoi sapere se i tuoi contenuti sono GEO-ready, adatti a essere scelti e citati dai nuovi motori AI, prima ancora di pubblicarli? L’AI Engine risponde a questa domanda fondamentale.

È un motore di analisi predittiva, che simula il comportamento di sistemi come Gemini di Google, ChatGPT, Claude e Perplexity per valutare la rilevanza e la completezza dei tuoi contenuti. In pratica, ti dice in anticipo se la pagina che hai scritto ha le carte in regola per essere considerata una fonte autorevole da un motore di ricerca basato su intelligenza artificiale.

La logica è semplice: inserisci da un lato la keyword di riferimento, dall’altro l’URL della pagina che vuoi analizzare, e lanci un’analisi avanzata che costruisce una sorta di “gemello digitale” della competizione. Valuta quanto la pagina sia davvero pronta a competere per quella query, quali punti di forza possiede e dove invece rischia di non essere allineata alle aspettative dei motori AI e degli utenti.

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Come funziona AI Engine

Quando lanci un’analisi, l’AI Engine compie un’operazione complessa in pochi istanti:

  1. Analizza i competitor. Scansiona le pagine dei siti indicizzati su Google per la keyword che hai indicato.
  2. Crea un database vettoriale. Trasforma il contenuto della tua pagina e di quelle dei principali competitor in una rappresentazione matematica basata sul significato semantico, non solo sulle parole chiave.
  3. Simula una SERP AI. Crea un proprio motore di ricerca temporaneo e specializzato su quell’argomento, e classifica la tua pagina rispetto alle altre in base alla sua reale pertinenza per rispondere a una specifica domanda o intento di ricerca.

Il risultato finale è una classifica simulata che ti mostra se, e in quale posizione, il tuo contenuto sarebbe stato scelto da un motore AI per rispondere a una query.

La dashboard dei risultati si divide in due pannelli principali.

  • Risultati della Ricerca AI. Sulla sinistra c’è la classifica simulata, la “SERP” secondo l’intelligenza artificiale. Qui trovi un elenco ordinato dei contenuti che AI Engine ha ritenuto più pertinenti per rispondere alla query che hai inserito. Ogni risultato ha un punteggio di “Pertinenza”. Il tuo obiettivo è verificare se l’URL che hai analizzato compare in questa classifica e, in caso affermativo, in quale posizione. Un posizionamento alto indica che il tuo contenuto è completo, ben strutturato e allineato all’intento di ricerca secondo i criteri di un motore AI. Se il tuo URL non compare o si posiziona in basso, il pannello di destra ti aiuterà a capire perché.
  • Gli spunti strategici. Questo pannello ti fornisce il contesto e le informazioni strategiche per migliorare il tuo contenuto. È organizzato in quattro tab.
    • Domande: la traccia per il tuo articolo. Le domande sono raggruppate in cluster tematici (come “Introduzione a…”, “Configurazione e verifica…”, “Analisi delle performance…”) che rappresentano i sotto-argomenti fondamentali che un contenuto di qualità dovrebbe trattare per essere considerato esaustivo.
    • Domande AI Overview: questa tab ti mostra la struttura della risposta di AI Overview di Google, suddivisa per topic e domande. È un ottimo punto di partenza per capire che taglio e che profondità dare al tuo contenuto.
    • Buyer Personas: qui l’AI delinea dei profili di utenti tipici interessati all’argomento (ad esempio “Marco, 35 anni, SEO Specialist”). Per ogni “persona” vengono descritti i suoi obiettivi e le domande specifiche che si pone. Questo ti aiuta a calibrare il tono di voce, il livello di approfondimento e gli esempi del tuo contenuto per parlare direttamente al tuo pubblico ideale.
    • Cronologie delle ricerche: salva uno storico delle analisi che hai effettuato, per poterle consultare in seguito.

È importante ricordare che, da questa schermata, non puoi modificare il contenuto. Lo scopo di questa versione “libera” dell’AI Engine è puramente analitico: ti fornisce una diagnosi precisa e tutti gli spunti strategici (la struttura dei topic, le domande a cui rispondere, il target a cui parlare) per poi tornare sul tuo sito e migliorare la pagina con cognizione di causa.

Il beneficio principale di AI Engine è che ti permette di non “scrivere alla cieca”. Puoi verificare l’efficacia di un contenuto prima ancora di pubblicarlo (utilizzando la versione integrata nell’Assistente Editoriale) o analizzare le performance di pagine esistenti per capire perché non vengono citate dall’AI. Questo ti consente di ottimizzare i testi in modo mirato, aumentando esponenzialmente le probabilità che vengano scelti come fonte autorevole negli AI Overview e dai motori di ricerca conversazionali.

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Site builder

Il Site builder è lo strumento strategico per progettare e visualizzare l’architettura ideale del tuo sito, costruendola attorno a parole chiave reali e agli intenti di ricerca degli utenti. Il suo obiettivo è aiutarti a dare una base solida al tuo lavoro, assicurando che il sito abbia una struttura logica, coerente e pensata fin dall’inizio in ottica SEO.

È lo strumento perfetto per avviare un nuovo progetto editoriale o per pianificare la riorganizzazione di un sito esistente, perché ti consente di sviluppare un’architettura solida e orientata al traffico prima ancora di scrivere una sola riga di testo.

Quando accedi allo strumento, ti trovi di fronte a una dashboard che elenca i progetti di architettura che hai già salvato. Per iniziare, clicca sul pulsante “+” o su “Nuovo Progetto” per creare un nuovo progetto, a cui potrai dare un nome e una breve descrizione.

A questo punto entrerai nell’area di lavoro vera e propria, composta da un’ampia area visiva sulla sinistra, dove costruirai il diagramma ad albero del tuo sito, e un pannello operativo sulla destra, per la ricerca e l’inserimento delle keyword.

Il processo di costruzione è semplice e intuitivo:

  1. Parti dalla Homepage. Il primo elemento, il nodo principale della tua struttura, è la Homepage. Selezionala.
  2. Aggiungi le Categorie. Utilizzando il pannello di destra o i comandi contestuali, puoi aggiungere le ramificazioni principali del tuo sito, che rappresentano le categorie tematiche (ad esempio “Scarpe da uomo”, “Accessori”, “Blog”).
  3. Inserisci gli Articoli. Seleziona una categoria e, allo stesso modo, aggiungi i nodi successivi, che rappresenteranno i singoli articoli, le sottopagine o le schede prodotto che apparterranno a quel gruppo.
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Time Machine

Per capire le cause di una variazione di traffico, valutare l’impatto di un aggiornamento di Google o semplicemente misurare i risultati delle tue attività in un dato periodo, hai bisogno di una visione storica. La Time Machine è lo strumento che ti permette di fare un viaggio indietro nel tempo per scoprire cosa è successo nelle SERP e quando.

Il suo scopo è confrontare lo stato di salute di un qualsiasi dominio in due date diverse, per mostrarti con precisione quali keyword e quali pagine hanno guadagnato o perso visibilità e traffico e misurare la stabilità complessiva del sito.

Quando accedi allo strumento, la prima schermata ti mostra l’elenco di tutte le analisi che hai richiesto in passato. Per iniziare una nuova comparazione, clicca sul pulsante “Nuova Time Machine”.

Si aprirà una finestra di configurazione dove dovrai inserire:

  • L’indirizzo del dominio che vuoi analizzare.
  • La data di inizio e la data di fine del periodo che vuoi confrontare.

Una volta avviata l’analisi, questa comparirà nell’elenco con lo stato “In elaborazione”. Quando sarà pronta, potrai cliccarci sopra per accedere al report dettagliato.

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Come leggere i risultati dell’analisi

La schermata dei risultati ti offre una panoramica completa dei cambiamenti avvenuti nel periodo che hai selezionato.

  • La panoramica iniziale è un riepilogo del confronto. Vengono messi a paragone i valori di Traffico stimato e Keyword in Top 10 tra la data iniziale e quella finale, mostrandoti subito il bilancio complessivo, e più sotto leggi i dati precisi delle variazioni e il dettaglio dei nuovi backlink eventualmente acquisiti. Sulla destra, il grafico “Andamento sito” ti mostra l’evoluzione del traffico del dominio durante l’intervallo di tempo selezionato.
  • Le tab di analisi scompongono i dati per mostrarti nel dettaglio dove vinci e dove perdi.
    • Loser Keywords: questa tabella elenca tutte le singole parole chiave che hanno perso posizioni nel periodo analizzato. Per ognuna, puoi vedere la posizione precedente e quella finale, l’URL di riferimento e, dato fondamentale, la stima del “Traffico Perso” a causa di quel calo.
    • Loser Pages: questa vista aggrega i dati in modo diverso. Invece di un elenco di keyword, ti mostra le pagine del sito che hanno subito il maggior calo di traffico complessivo. Espandendo ogni riga puoi scoprire quali specifiche keyword hanno contribuito alla perdita di performance di quella pagina. È una vista utilissima per capire quali contenuti hanno bisogno di un intervento prioritario.
    • Winner Keywords: è la controparte positiva della prima tab. Qui trovi l’elenco di tutte le parole chiave che hanno migliorato il loro posizionamento. La colonna più importante è “Traffico Acquisito”, che quantifica il guadagno in termini di visite ottenuto grazie al miglioramento nel ranking.
    • Winner Pages: in modo analogo a “Loser Pages”, questa sezione ti mostra le pagine che hanno guadagnato più traffico. Analizzandole, puoi scoprire quali contenuti e quali strategie si sono rivelate vincenti, per poterle replicare su altre aree del sito.

Time Machine è particolarmente utile

  • Subito dopo un aggiornamento di Google, per valutare se il sito ha subito penalizzazioni o ha beneficiato del cambiamento.
  • Per monitorare competitor e capire chi ha guadagnato terreno in una determinata finestra temporale.
  • Per individuare tempestivamente criticità su pagine chiave e intervenire prima che la perdita diventi significativa.

In pratica, è lo strumento con cui puoi collegare le fluttuazioni di ranking a contesti concreti e prendere decisioni più rapide e informate.

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Compara SERP

Hai raccolto una lunga lista di parole chiave che ti sembrano diverse, ma come fai a sapere se anche Google le considera tali? Spesso, query apparentemente distinte (come “ricetta torta di mele” e “come fare la torta di mele”) attivano pagine dei risultati di ricerca quasi identiche. Creare due articoli separati per queste due keyword significherebbe creare contenuti che si fanno concorrenza a vicenda, un classico caso di cannibalizzazione.

Lo strumento Compara SERP nasce proprio per risolvere questo problema e ti aiuta a capire se le parole chiave che hai individuato sono davvero differenti agli occhi di Google, analizzando e confrontando le loro SERP per scoprirne le sovrapposizioni.

L’utilizzo dello strumento è molto diretto.

  1. Inserisci le keyword: nella prima schermata, troverai un’ampia area di testo. Qui puoi incollare la tua lista di parole chiave (fino a un massimo di 100 per volta). Lo strumento normalizza i duplicati e segnala il numero di termini distinti effettivamente considerati.
  2. Avvia l’analisi: clicca sul pulsante “Analizza”. La piattaforma interrogherà Google per ogni keyword e confronterà i risultati.

La pagina dei risultati organizza le keyword che hai inserito in gruppi tematici, basati sulla loro parola chiave principale (Main Keyword). Oltre alle metriche “classiche” (volume di ricerca, livello di difficoltà KD e opportunità di posizionamento KO), il dato fondamentale da analizzare è la metrica SERP Affinity.

È un valore in percentuale che misura quanti risultati in comune ci sono tra la SERP della keyword che stai analizzando e quella della sua Main Keyword di riferimento. In breve:

  • Una SERP Affinity alta (es. 80-100%) ti dice che Google considera le due parole chiave quasi sinonimi e mostra agli utenti praticamente gli stessi risultati. In questo caso, creare due contenuti distinti sarebbe uno spreco di risorse. La strategia migliore è unire queste keyword in un unico articolo completo e approfondito.
  • Una SERP Affinity bassa indica che Google percepisce due intenti di ricerca differenti e, di conseguenza, mostra risultati diversi. Questo ti suggerisce che potrebbe avere senso creare due pagine separate e specifiche per ogni keyword.

Lo strumento ti segnala anche eventuali “Keyword con 0 SERP Affinity”, ovvero quelle parole chiave della tua lista che non hanno alcun risultato in comune con le altre e che quindi rappresentano un intento di ricerca completamente a sé stante.

Utilizza Compara SERP prima di pianificare i tuoi contenuti per costruire una strategia editoriale più snella, efficace e centrata sull’intento reale dell’utente. Ti aiuta a decidere con cognizione di causa se ha senso creare più articoli distinti o se è più proficuo unire le forze di più keyword in un unico contenuto “pillar”, evitando così di creare contenuti duplicati o in concorrenza interna e ottimizzando il tuo tempo e le tue risorse.

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